Per determinare se un paziente abbia recentemente contratto un’infezione da Streptococco del gruppo A; come supporto alla diagnosi di patologie causate da una pregressa infezione streptococcica, quali la febbre reumatica o la glomerulonefrite, una forma di malattia renale.
Anticorpi anti-Dnasi B
In presenza di sintomi, quali febbre, dolore al petto, affaticamento e difficoltà respiratoria, associati alla febbre reumatica; in presenza di edema e urine scure, associati alla glomerulonefrite. In particolar modo, in persone recentemente affette da faringotonsillite non diagnosticata o trattata in maniera inadeguata.
Un campione di sangue venoso.
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
L’esame per l’anti-DNasi B viene eseguito principalmente per confermare se una recente infezione streptococcica sia la causa di una glomerulonefrite (una forma di malattia renale) o di una febbre reumatica. L'esame può essere richiesto in associazione al test ASO, un altro test utilizzato per valutare la presenza di una recente infezione streptococcica.
L’impiego del test ASO e dell'anti-DNasi B hanno permesso di diminuire l’incidenza delle complicanze post-streptococciche.
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Quando viene prescritto?
Il test dell'anti-DNasi B e il test ASO vengono richiesti in pazienti con segni e sintomi associati alle malattie conseguenti ad una recente infezione streptococcica, incluse la febbre reumatica e la glomerulonefrite.
Alcuni sintomi di febbre reumatica sono:
- Febbre
- Gonfiore o dolore alle articolazioni, specialmente alle caviglie, ginocchia, gomiti e polsi, talvolta spostandosi da un distretto all’altro
- Noduli sottocutanei piccoli e indolori
- Movimenti rapidi e convulsi (corea di Sydenham)
- Eruzione cutanea
- Talvolta può essere presente un’infiammazione cardiaca (cardite) che può essere asintomatica o manifestarsi con difficoltà respiratoria, dolore toracico o palpitazioni
Alcuni sintomi di glomerulonefrite includono:
- Affaticamento, perdita di energia
- Diminuzione della quantità di urina prodotta
- Sangue nell'urina
- Eruzioni cutanee
- Dolori articolari
- Gonfiore (edema)
- Ipertensione
Tuttavia, questi sintomi possono presentarsi anche in altre patologie.
L’esame può essere eseguito due volte, con campioni raccolti a circa due settimane di distanza, allo scopo di ottenere i titoli di anti-DNasi noti con il nome di acuto e convalescente. La doppia misura consente di stabilire se il livello di anticorpi è incrementato, diminuito o rimasto stabile nel tempo.
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Cosa significa il risultato del test?
I risultati dei test anti-DNasi B e ASO possono essere interpretati insieme. Gli anticorpi ASO e anti-DNasi B sono prodotti da una settimana ad un mese dopo l’infezione streptococcica iniziale. Il picco dei livelli (titolo) di anti-DNasi B viene raggiunto circa 4-6 settimane dopo la comparsa della malattia, e può rimanere elevato per alcuni mesi (solitamente più a lungo dei livelli di ASO).
L’esito negativo dei due esami, o la presenza di anticorpi in concentrazioni molto basse, indica che probabilmente il paziente non è stato recente infettato da streptococco. Ciò è particolarmente vero se un campione prelevato dopo 10–14 giorni risulta ancora negativo. In tal caso, è probabile che i segni e i sintomi siano riconducibili ad altre cause.
Solo una piccola percentuale (10-15%) di pazienti con complicanze post-streptococciche non ha livelli elevati di ASO. Questo è particolarmente vero per i pazienti che sviluppano una glomerulonefrite in seguito ad un’infezione streptococcica della pelle. Tuttavia, questi pazienti possono avere livelli elevati di anti-Dnasi B e/o di altri anticorpi prodotti in risposta all'infezione da streptococco, come l'anticorpo anti-ialuronidasi.
Se il titolo di ASO o di anti-DNasi B è elevato o in aumento, allora è probabile che il paziente abbia avuto una recente infezione da streptococco.
Se sono presenti i sintomi di febbre reumatica o glomerulonefrite, un livello elevato di anti-DNasi B e/o di ASO è un dato utile a conferma della diagnosi.
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C’è altro da sapere?
L’esame dell’anti-DNasi B può essere prescritto da solo o insieme al titolo di altri anticorpi prodotti in risposta all'infezione da streptococco, come l'anti-ialuronidasi, specialmente se il test ASO risulta negativo. Una piccola percentuale (10-15%) di pazienti con complicanze post-streptococciche non ha livelli elevati di ASO, ma può avere livelli elevati di anti-Dnasi B e anti-ialuronidasi. Questo è particolarmente vero per i pazienti che sviluppano una glomerulonefrite in seguito ad un’infezione streptococcica della pelle.
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Il titolo dell'anti-DNasi B o dell'ASO può essere impiegato per diagnosticare una faringotonsillite da streptococco?
No, i metodi migliori per diagnosticare la faringite da streptococco sono l’esame colturale e/o il test rapido.
È importante che la faringotonsillite sia prontamente diagnosticata e trattata per non incorrere in complicanze e per evitare che l’infezione si trasmetta ad altre persone.
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É possibile sviluppare la glomerulonefrite o la febbre reumatica in concomitanza alla faringotonsillite?
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L’esame dell'anti-DNasi B o dell'ASO devono essere sempre eseguiti in presenza di un’infezione da streptococco?
No, generalmente questi esami vengono effettuati solo quando un paziente mostra dei sintomi che suggeriscono la comparsa di complicanze post-streptococciche, dovute alla presenza di un’infezione non diagnosticata o non trattata in maniera adeguata. La maggior parte delle persone non sviluppa queste complicanze, pertanto questi esami non vengono eseguiti di routine.
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L’esame dell'anti-Dnasi B può essere eseguito ambulatorialmente, come accade per lo strep test?