Per rilevare la presenza di anticorpi anti-eparina/PF4, come supporto alla diagnosi di trombocitopenia immuno-mediata da eparina (HIT II).
Anticorpi anti-complesso PF4/Eparina
In pazienti sottoposti a terapia eparinica in presenza di una diminuzione significativa del numero di piastrine (trombocitopenia), in particolare se in presenza di coaguli di sangue (trombosi).
Un prelievo di sangue venoso dal braccio.
No, nessuna.
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test per la ricerca degli anticorpi anti-eparina/PF4 (anticorpi HIT), viene eseguito per rilevare la presenza di anticorpi in grado di svilupparsi in alcuni pazienti sottoposti a terapia eparinica. Questo esame consente di diagnosticare la trombocitopenia immuno-mediata indotta da eparina (HIT tipo II) in pazienti con una bassa conta piastrinica (trombocitopenia) ed una tendenza eccessiva alla coagulazione (trombosi).
Non tutti i pazienti positivi per gli anticorpi anti-eparina/PF4 sviluppano la HIT di tipo II. Pertanto, questo test deve essere eseguito nei soggetti con moderata/elevata probabilità di avere la HIT di tipo II, sulla base delle informazioni riguardanti la tempistica di utilizzo dell’eparina, della presenza di trombocitopenia significativa e della tendenza alla trombosi. Solitamente, questo esame viene richiesto in seguito al riscontro di trombocitopenia in pazienti trattati con eparina e può essere seguito da esami aggiuntivi, come i saggi funzionali, utili per la conferma diagnostica.
I saggi funzionali, come ad esempio il saggio di rilascio della serotonina (SRA) o la misura dell’attivazione piastrinica indotta da eparina (HIPA), sono maggiormente specifici per la HIT di tipo II, ma la loro esecuzione richiede più tempo, sono tecnicamente più complessi e non ampiamente disponibili. Questi test misurano l'effetto del siero del paziente sospettato di HIT sulla funzionalità di piastrine "normali" prelevate da donatori sani. -
Quando viene prescritto?
Poiché la presenza di anticorpi anti-eparina/PF4 non porta necessariamente allo sviluppo di HIT di tipo II, il test viene di solito richiesto solo nel caso in cui vi sia il sospetto clinico di trombocitopenia indotta da eparina.
La probabilità di una persona di avere la HIT di tipo II viene calcolata tramite un sistema di punteggio pre-test. Questo include:
- Il grado di trombocitopenia (diminuzione delle piastrine del 50% o più rispetto al livello pre-terapia con eparina)
- Il momento della diminuzione della conta piastrinica (tipicamente 5-10 giorni dopo la prima somministrazione di eparina o 2 giorni dopo la reintroduzione dell’eparina se utilizzata nei tre mesi precedenti)
- La presenza di nuovi coaguli di sangue (trombi) e/o lesioni in corrispondenza del sito di iniezione dell’eparina
- L’esclusione di altre cause di trombocitopenia
I pazienti con un'elevata probabilità di avere la HIT di tipo II sulla base di questo sistema di punteggi vengono sottoposti all’esame per la ricerca degli anticorpi anti-eparina/PF4.
Generalmente, viene eseguito per primo un test immunoenzimatico (EIA) che rileva la presenza di anticorpi anti-eparina/PF4. Nel caso in cui il test EIA fornisca un risultato negativo ma il sospetto clinico permanga, possono essere richiesti i test funzionali quali il test di rilascio della serotonina (SRA) o il test di attivazione piastrinica indotta da eparina (HIPA). -
Cosa significa il risultato del test?
Nei pazienti con bassa probabilità di avere HIT di tipo II, la probabilità di risultati falsamente negativi o falsamente positivi è alta. Pertanto, per l’interpretazione dei risultati del test è necessario considerare il livello di probabilità del paziente di avere effettivamente la trombocitopenia indotta da eparina.
Se in un paziente trattato per 5-10 giorni con eparina, con una conta piastrinica diminuita del 50% o più e in presenza di nuovi trombi viene rilevata la presenza di anticorpi anti-eparina/PF4, allora è altamente probabile che il paziente abbia una trombocitopenia indotta da eparina di tipo II.
La presenza di anticorpi anti-eparina/PF4 in un paziente già precedentemente trattato con eparina nei tre mesi precedenti e che abbia sviluppato la trombocitopenia entro uno o due giorni dall’inizio della nuova terapia eparinica, indica la presenza di trombocitopenia indotta da eparina di tipo II.
Se il test per la ricerca di anticorpi anti-eparina/PF4 è positivo in una persona con segni clinici di HIT, allora è altamente probabile che quella persona sia effettivamente affetta da trombocitopenia da eparina di tipo II.
Se il test è negativo per gli anticorpi anti-eparina/PF4, allora è improbabile che il paziente sia affetto da trombocitopenia indotta da eparina. La presenza di un risultato negativo anche al test utilizzato per la conferma indica con buona probabilità che i sintomi del paziente sono riconducibili ad altre cause.
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C’è altro da sapere?
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I pazienti che producono anticorpi HIT sviluppano necessariamente la HIT di tipo II?
No, la maggior parte delle persone che producono anticorpi anti-eparina/PF4 non sviluppano trombocitopenia indotta da eparina di tipo II.
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Quali altre condizioni possono causare trombocitopenia?
Esistono molte condizioni cliniche e patologie in grado di causare trombocitopenia; queste possono essere dovute alla diminuita capacità di produzione delle piastrine o all’aumento della distruzione delle stesse. Oltre all'eparina, esistono molti altri farmaci che possono causare trombocitopenia e la formazione di anticorpi antipiastrinici.
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Il tipo e la quantità di eparina assunta possono influire sul rischio di sviluppare la HIT?
Nel trattamento dei pazienti possono essere utilizzati due tipi di eparina: l’eparina standard o non frazionata (ENF) e l’eparina a basso peso molecolare (EBPM). La HIT di tipo II può svilupparsi in qualunque paziente che abbia ricevuto ENF, in modo particolare in seguito ad un intervento chirurgico. Questa condizione clinica è rara nei bambini. L’eparina a basso peso molecolare (EBPM), invece, generalmente non determina lo sviluppo di HIT di tipo II, anche se questa eventualità non deve essere del tutto esclusa. È molto probabile che una persona che abbia sviluppato HIT di tipo II in seguito all’assunzione di EPN la sviluppi anche con l’assunzione di EBPM.
Sebbene sia un evento raro, è possibile che alcuni pazienti sviluppino anticorpi anti-eparina/PF4, anche solo in seguito all’esposizione delle piccole quantità di eparina utilizzata per il lavaggio dei cateteri endovenosi. -
Il test per la ricerca di anticorpi anti-eparina/PF4 può essere eseguito ambulatorialmente?
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Gli anticorpi HIT possono scomparire spontaneamente?
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Per quanto tempo dura di solito il trattamento con eparina?
Nella maggior parte dei casi la terapia eparinica dura per un breve periodo, fino alla sua sostituzione con altri farmaci anticoagulanti (come il Coumadin). Le donne in gravidanza che dovessero averne bisogno, possono ricevere eparina a basso peso molecolare per un lungo periodo.
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È necessario informare il proprio medico curante della presenza di anticorpi HIT?