Per la valutazione e diagnosi di danno renale precoce in persone affette da diabete o ipertensione.
Albumina Urinaria e Rapporto Albumina/Creatinina
Subito dopo la diagnosi di diabete di tipo 2 e poi annualmente; 5 anni dopo la diagnosi di diabete di tipo 1 e quindi annualmente; ad intervalli regolari in caso d'ipertensione.
Un campione di urina estemporaneo, temporizzato (ad esempio dopo 4 ore o dopo l'intera notte) o delle 24 ore, raccolto in un contenitore pulito. Seguire le istruzioni fornite dal laboratorio e/o dal personale sanitario.
No, nessuna.
-
Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test dell’albumina urinaria o del rapporto albumina/creatinina, è usato per lo screening della popolazione affetta da patologie croniche, come diabete e ipertensione, correlate con il rischio di sviluppare malattie renali. Questo esame consente di rilevare piccole quantità di albumina nell'urina, anche diversi anni prima della manifestazione franca di una patologia renale. La diagnosi precoce delle malattie renali consente un approccio terapeutico migliore. Un buon controllo glicemico e dell’ipertensione (mantenendo la glicemia entro certi limiti e riducendo la pressione arteriosa) consente di rallentare l'instaurarsi di una patologia renale.
La misura dell'albumina urinaria può essere eseguita su campioni di urina estemporanea o temporizzata: delle 4 ore, delle 8 ore (notte), delle 24 ore.
Nel caso in cui il test venga eseguito su un campione di urina estemporaneo, è necessario misurare, oltre all'albumina urinaria, anche la creatinina, per il calcolo del rapporto albumina/creatinina. In questo modo è possibile determinare in maniera più accurata la quantità di albumina rilasciata nell'urina.
Secondo l’American Diabetes Association, l'utilizzo del rapporto albumina/creatinina è preferibile per lo screening dell’albuminuria nelle fasi iniziali della malattia renale. Poichè la quantità di albumina nell’urina può variare considerevolmente, il riscontro di un valore elevato di tale rapporto deve essere verificato ripetendo l'esame due volte in un intervallo di 3-6 mesi, per la conferma della diagnosi.
-
Quando viene prescritto?
Secondo l'American Diabetes Association e la National Kidney Foundation, le persone affette da diabete di tipo 1 dovrebbero sottoporsi al test per la prima volta dopo 5 anni dalla diagnosi e quindi annualmente. Quelle affette da diabete di tipo 2 invece dovrebbero sottoporsi al test al momento della diagnosi e poi annualmente. Il riscontro di albumina nell'urina deve essere verificato ripetendo l'esame almeno due volte nel corso dei successivi 3-6 mesi. Le persone affette da ipertensione dovrebbero sottoporsi al test con regolarità, secondo le indicazioni del proprio medico.
-
Cosa significa il risultato del test?
L'assenza di albumina nell'urina indica una corretta funzionalità renale.
Aumenti moderati di albumina, verificati con le ripetizioni, indicano la possibile presenza di una malattia renale nello stadio precoce. Concentrazioni molto alte indicano invece la presenza di una patologia renale grave.
La presenza di sangue nell’urina o di un’infezione delle vie urinarie, l’esercizio fisico intenso o lo squilibrio acido-base possono provocare dei risultati falsamente positivi. L'esame dovrebbe essere ripetuto dopo un po’di tempo dalla risoluzione di questi eventi.
-
C’è altro da sapere?
Alcuni studi hanno dimostrato che elevati livelli di albumina nell’urina nelle persone affette da diabete o ipertensione sono associati ad un aumentato rischio di sviluppare malattie cardiovascolari (CVD). Più di recente, la ricerca è stata focalizzata sul tentativo di stabilire se un aumento dei livelli di albumina nell’urina possano essere indicativi di rischio cardiovascolare aumentato in persone non affette da diabete o ipertensione. Esistono alcune evidenze dell'associazione tra la presenza di albumina nell'urina e maggior rischio di morte negli adulti.
-
E' possibile prevenire la presenza di albumina nell'urina?
Sì; in persone affette da diabete, un buon controllo glicemico consente di prevenire l'albuminuria. Anche il mantenimento della pressione arteriosa a livelli accettabili è efficace nel prevenire il danno renale che porta all'albuminuria. Alcuni studi hanno dimostrato che l'albuminuria può essere limitata o anche eliminata mantenendo un buon controllo glicemico e pressorio e eliminando il fumo.
-
Esistono altri motivi per l'aumento della concentrazione di albumina nell'urina?
Sì, non si tratta di eventi specifici del diabete o dell'ipertensione (alta pressione arteriosa). L'albuminuria può essere dovuta alla presenza di alcune anomalie lipidiche e di diverse malattie immunitarie. Alte concentrazioni di albumina urinaria possono essere riscontrate anche dopo un esercizio fisico intenso, infezioni del tratto urinario, disidratazione e l'assunzione di alcuni farmaci.
-
Qual’è la differenza tra albumina sierica, prealbumina e albumina urinaria?
Sebbene siano chiamate in maniera simile, l’albumina e la prealbumina sono molecole completamente differenti. Sono entrambe proteine prodotte dal fegato e, storicamente, sono entrambe state usate per la valutazione dello stato nutrizionale. L’albumina sierica/plasmatica (del sangue) è ora più spesso utilizzata per lo screening e la diagnosi di patologie epatiche o renali ed è misurata su un campione di sangue. Il test dell’albumina urinaria (in passato chiamato test della microalbumina) determina e misura l’albumina nell’urina come indicatore precoce di danno renale.





