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Nuove linee guida per i test sierologici per SARS-CoV-2 (COVID-19)

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Ultima Modifica: 01.09.2020.

In seguito alle riserve recentemente sorte in merito all'accuratezza degli esami sierologici per rilevare la presenza di anticorpi contro SARS-CoV-2 (COVID-19) ed all'interpretazione errata dei relativi risultati, a maggio il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), ente di riferimento in ambito infettivologico con sede ad Atlanta negli Stati Uniti, ha pubblicato delle linee guida provvisorie (temporanee) per il loro utilizzo.

I test anticorpali, o sierologici, rilevano nel sangue la presenza di anticorpi (totali, IgM, IgG) contro SARS-CoV-2, per identificare la presenza di una risposta immunitaria contro l'agente infettivo, anche in soggetti che non manifestano sintomi riconducibili a COVID-19. Tuttavia, il riscontro di un risultato positivo non è indicativo della presenza di un'infezione in atto, né dell'immunità ad un'eventuale reinfezione.

L'esame sierologico non intende, né tantomeno deve, sostituire il test molecolare (RT-PCR) che permette di rilevare la presenza di materiale genetico virale su tampone oro- o nasofaringeo. Il test anticorpale non è un test diagnostico per l'infezione da COVID-19 (per maggiori informazioni a riguardo, consultare l'articolo Test Coronavirus (COVID-19).

Utilizzo ed interpretazione appropriati dei test

La determinazione degli anticorpi è basata su tecniche qualitative (risposta si/no): il test sierologico può fornire un risultato positivo (reattivo, anticorpi rilevati) o negativo (non reattivo, anticorpi non rilevati) per la presenza o assenza di anticorpi diretti contro SARS-CoV-2. Vari studi hanno stabilito che occorrono circa 1 o 2 settimane dall'insorgenza dei sintomi per produrre quantità rilevabili di anticorpi; dopo questo periodo di tempo è possibile che l'infettività del virus sia diminuita. Inoltre, è possibile che l'avvenuta infezione fornisca una parziale immunità dal contrarre nuovamente l'infezione; tuttavia, questo fenomeno non è ancora chiaro. 

Le linee guida del CDC sottolineano che il riscontro di un risultato positivo al test anticorpale non garantisce l'immunità dal contrarre una nuova infezione. Sono necessari ulteriori dati prima di modificare qualsiasi raccomandazione di salute pubblica circa la distanza fisica e l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale sulla base dei risultati dei test sierologici. Inoltre, le linee guida sottolineano l'inappropriatezza di utilizzare i risultati dei test anticorpali per prendere decisioni circa l'ammissione delle persone nelle scuole o nei centri di aggregazione, o il rientro sul posto di lavoro.

Tuttavia, i test sierologici possono essere utilizzati nelle valutazioni epidemiologiche, per determinare la percentuale della popolazione che ha contratto l'infezione da COVID-19 e fornire informazioni circa le comunità che hanno registrato tassi di infezione più elevati. In alcuni casi, i test sierologici possono essere utilizzati per la selezione dei pazienti convalescenti per la donazione di plasma, arruolabili nell’ambito dello studio nazionale “TSUNAMI” per valutare l’efficacia e la sicurezza della terapia con il plasma ottenuto da pazienti convalescenti da COVID-19. I test sierologici possono essere utilizzati come supporto alla diagnostica di laboratorio per i pazienti che si sono sottoposti al test RT-PCR in fasi avanzate della malattia (circa 9-14 giorni dopo l'insorgenza dei sintomi) e che sono risultati negativi. In questi casi, il riscontro di un risultato positivo alla ricerca degli anticorpi contro SARS-CoV-2, contestualmente alla presenza di sintomi riconducibili all'infezione da COVID-19, può contribuire a confermare la diagnosi.

Qualità del test di ed approcci applicativi

Le linee guida sottolineano la necessità di garantire l’accuratezza di questi dispositivi, in particolare per minimizzare il rischio di riportare risultati falsi positivi (che, erroneamente, rilevano un'avvenuta infezione e la presenza di anticorpi anche in soggetti sani). 

A tal fine, il CDC raccomanda di utilizzare test sierologici caratterizzati da un'elevata specificità (capacità di identificare correttamente i soggetti sani) e sensibilità (capacità di identificare i soggetti infetti, rilevando la presenza di anticorpi). 

Le linee guida del CDC riportano che la Food and Drug Administration (FDA), l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha iniziato a richiedere dal mese di maggio che i test anticorpali venduti dalle aziende produttrici siano sottoposti ad una revisione indipendente ed ottengano l'autorizzazione all'uso di emergenza (EUA). A marzo, la politica della FDA prevedeva l'utilizzo dei test anche in assenza di autorizzazione EUA e durante la fase di revisione. Attualmente, l'FDA richiede ai produttori di questi test di presentare evidenze scientifiche relative all'autorizzazione all'uso di emergenza (EUA), che attestino l'accuratezza analitica dei test in termini di specificità e sensibilità. 

Le linee guida raccomandano di sottoporre al test solo gli individui con elevata probabilità di esposizione a COVID-19, anche quando si utilizzano test con sensibilità e specificità elevate; in questo modo, aumenta la probabilità che un risultato positivo sia un "vero positivo". Al contrario, sottoporre ad esame sierologico persone che vivono in (o che hanno visitato) aree del paese con un numero ridotto di casi di COVID-19 aumenta le probabilità di riscontrare risultati falsamente positivi, poiché la probabilità di identificare soggetti infetti è ridotta.

Nelle aree con bassa prevalenza del virus, un approccio appropriato potrebbe essere quello di utilizzare due test anticorpali; se il primo esame risulta positivo, è consigliabile eseguire un secondo test sierologico per confermare i risultati iniziali. Ad esempio, i test eseguiti in postazioni point of care (POC) non sono generalmente caratterizzati da un'accuratezza equiparabile all’esecuzione delle analisi in laboratorio; pertanto, un test POC positivo può essere seguito da un secondo test anticorpale in laboratorio per confermare il risultato.

In un recente articolo riguardante la nuova politica di autorizzazioni, l'FDA ha dichiarato la necessità di alcune persone si sottoporsi a due test anticorpali, come suggerito dalle linee guida provvisorie del CDC. Secondo il Dr. Anand Shah, M.D., vice Commissario per gli affari medici e scientifici della FDA, ed il Dr. Jeff Shuren, M.D., direttore del Center for Devices and Radiological Health della FDA, l'accuratezza dei test sierologici ad alte prestazioni può essere compromessa se utilizzati su pazienti che vivono in (o che hanno visitato) aree con bassa prevalenza del virus. Pertanto, l'utilizzo dei test anticorpali dovrebbe essere limitato all'interno del processo decisionale clinico e l'interpretazione dei risultati affidata a professionisti esperti.

Fonti

Fonti utilizzate nella revisione corrente

Steve Eder, Megan Twohey and Apoorva Mandavilli. Antibody Test, Seen as Key to Reopening Country, Does Not Yet Deliver. The New York Times.Available online at https://www.nytimes.com/2020/04/19/us/coronavirus-antibody-tests.html. Published April 19, 2020. Updated May 7, 2020. Accessed June 4, 2020.

Interim Guidelines for COVID-19 Antibody Testing. U.S. Centers for Disease Control and Prevention. Available online at https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/lab/resources/antibody-tests-guidelines.html. Page last reviewed May 23, 2020. Accessed June 3, 2020.

Anand Shah and Jeff Shuren. Insight into FDA's Revised Policy on Antibody Tests: Prioritizing Access and Accuracy. Food and Drug Administration. Available online at https://www.fda.gov/news-events/fda-voices/insight-fdas-revised-policy-antibody-tests-prioritizing-access-and-accuracy. Published May 4, 2020. Accessed June 3, 2020.

Transcript. Clinical Laboratory COVID-19 Response Call, June 1, 2020. U.S. Centers for Disease Control. Available online at https://www.cdc.gov/safelabs/docs/covid-19-response-calls/06_01_2020_transcript.pdf. Accessed June 8, 2020.

Policy for Coronavirus Disease-2019 Tests During the Public Health Emergency (Revised). Food and Drug Administration. Available online at https://www.fda.gov/media/135659/download. Issued May 11, 2020. Accessed June 8, 2020.

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