Di seguito, sono riportati alcuni esempi di disordini della tiroide e delle relative cause.
Ipotiroidismo (perdita della funzionalità tiroidea) - causato da patologie che determinano una diminuita produzione degli ormoni tiroidei, con conseguente rallentamento delle funzioni corporee (consultare la seguente sezione Segni e Sintomi). Le cause specifiche includono:
- Tiroidite di Hashimoto; è la causa più frequente di ipotiroidismo. É un malattia cronica autoimmune nel corso della quale il sistema immunitario del soggetto affetto attacca erroneamente l'organismo di appartenenza, causando infiammazione e lesioni. Solitamente sono presenti nel sangue autoanticorpi prodotti dal sistema immunitario
- Rimozione chirurgica di una parte o di tutta la tiroide; questa procedura può essere eseguita come parte del trattamento per la presenza di noduli tiroidei, cancro alla tiroide o malattia di Graves
- Radioterapia; come la chirurgia, questa procedura può essere utilizzata per trattare alcune patologie tiroidee, quali il cancro alla tiroide o la malattia di Graves. Inoltre, può essere utilizzata come approccio terapeutico per altri tipi di cancro (ad esempio, linfoma, tumori della testa e del collo). Il trattamento con radiazioni può danneggiare la tiroide e comprometterne la funzionalità
- Numerosi farmaci (ad esempio, il litio) possono causare o peggiorare l'ipotiroidismo
- Ipotiroidismo congenito; questa patologia colpisce i bambini dalla nascita. È causato dalla scarsa funzionalità della ghiandola tiroidea, dalla sua errata localizzazione o dalla sua totale mancanza. Nel resto dei casi, è presente una tiroide di dimensioni normali o ingrossata che non funziona correttamente o produce quantità insufficienti di ormoni tiroidei. Se non trattata, questa patologia può causare ritardi nello sviluppo fisico e mentale. Alla nascita, nell'ambito del programma di screening neonatale (DPCM 12 gennaio 2017), vengono misurati i livelli di T4 e TSH per la diagnosi di ipotiroidismo congenito, in quanto la diagnosi e il trattamento precoci possono limitare le lesioni permanenti
- Carenza o eccesso di iodio; lo iodio è essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei da parte della tiroide. La carenza di questo elemento (in particolare sotto forma di ioduro), soprattutto nella dieta, limita la capacità della ghiandola tiroidea di produrre quantità sufficienti di ormoni tiroidei, contribuendo all'insorgenza dell'ipotiroidismo. A livello mondiale, è stata promossa l’adozione di programmi di iodoprofilassi che consistono nell'assunzione di sale iodato, cioè fortificato con 30 mg di iodio per chilo. In Italia, dal 1997, è stata avviata anche una Campagna nazionale di educazione alimentare e campagne locali di prevenzione e di screening su tutti i bambini per la presenza di carenze iodiche. Al contrario, l'eccesso di iodio può causare la riduzione del volume tiroideo, con conseguente minor produzione degli ormoni tiroidei
- Disordini ipofisari; si tratta di rare patologie che determinano la presenza di quantità insufficienti di TSH, con conseguente produzione di quantità inferiori di ormoni tiroidei. Il danneggiamento della ghiandola ipofisaria può essere causato dalla presenza di neoplasia, dall'esposizione a radiazioni o da un intervento chirurgico
Ipertiroidismo (iperattività della ghiandola tiroidea) - causato dalla produzione eccessiva degli ormoni tiroidei, che comportano un'accelerazione delle funzioni corporee (consultare la seguente sezione Segni e Sintomi). Tipi specifici e cause di ipertiroidismo includono:
- Malattia di Graves; rappresenta la causa più comune di ipertiroidismo. Si tratta di una patologia cronica autoimmune nel corso della quale il sistema immunitario produce degli autoanticorpi noti come immunoglobuline stimolanti la tiroide (TSI), le quali agiscono similmente all’ormone stimolante la tiroide (TSH) inducendo la ghiandola tiroidea a produrre un eccesso di ormoni tiroidei
- Cancro alla tiroide; la presenza di un tumore di piccole dimensioni, solitamente benigno, può determinare la produzione di quantità eccessive di ormoni tiroidei
- Gozzo multinodulare; una patologia che si sviluppa gradualmente nel tempo in seguito all'assunzione cronica di quantità insufficienti di iodio, con conseguente aumento del volume tiroideo e formazione di noduli multipli. Dopo molti anni, quando l'assunzione di iodio risulta adeguata, uno o più noduli possono produrre quantità eccessive di ormoni tiroidei
- Iperstimolazione tiroidea; causata dalla presenza di una neoplasia ipofisaria TSH-secernente, la quale può determinare l'eccessiva produzione degli ormoni tiroidei. L'iperstimolazione tiroidea può anche essere causata dall'incremento della gonadotropina corionica umana (hCG), un ormone prodotto in gravidanza per favorire la crescita del feto, la quale può agire similmente al TSH e determinare l'insorgenza di ipertiroidismo nelle donne in gravidanza, in particolare se producono elevati livelli sierici di hCG
Gozzo tiroideo - s riferisce ad un aumento del volume tiroideo. Numerose patologie differenti possono causare la comparsa del gozzo, inclusa la malattia di Graves, la Tiroidite di Hashimoto, il gozzo multinodulare ed alcuni tumori della tiroide. In alcuni casi l'aumento del volume tiroideo è indolente; in altri causa la compressione delle strutture vitali del collo, incluse trachea ed esofago, con conseguenti difficoltà respiratorie e nella deglutizione.
Tiroidite - consiste nell'infiammazione della ghiandola tiroidea. A seconda della causa, può essere acuta ma temporanea o cronica. L'infiammazione può determinare una diminuita produzione degli ormoni tiroidei, con manifestazione di sintomi associati all'ipertiroidismo, o la produzione eccessiva di tali ormoni, con conseguente manifestazione di segni e sintomi di ipotiroidismo. Può essere indolore o causare una sensazione simile al mal di gola. La tiroidite può essere riconducibile alla presenza di un disordine autoimmune (in particolare, la tiroidite di Hashimoto) o di un'infezione batterica o virale, all'esposizione a radiazioni (come trattamento medico per la presenza di tumore), all'assunzione di farmaci (ad esempio, interferone, amiodarone, litio) o ad una causa sconosciuta (idiopatica). Circa il 10% delle donne presenta un'infiammazione della tiroide in seguito al parto (tiroidite post-partum).
Noduli tiroidei - sono masse anomale, solide o a contenuto liquido, che si formano all'interno della ghiandola tiroidea. Questi noduli possono formarsi a qualsiasi età, ma si verificano con maggiore frequenza con l'avanzare dell'età e nelle donne rispetto agli uomini. La maggior parte dei noduli tiroidei non dà sintomi e viene spesso rilevata in modo accidentale durante un esame di diagnostica per immagini o un controllo medico di routine. La rilevazione del nodulo deve essere seguita dalla valutazione dello stesso e della ghiandola tiroidea. Oltre il 90% dei noduli tiroidei risulta benigna, ma una piccola percentuale è cancerogena.
Cancro della tiroide - consiste in una crescita incontrollata delle cellule della tiroide. Spesso, la presenza di un tumore alla tiroide viene sospettata nel caso in cui si riscontrino alterazioni nelle dimensioni e nella forma della ghiandola tiroidea durante un esame di palpazione fisica. Tuttavia, dimensioni, forma o consistenza della tiroide possono modificarsi anche in presenza di altre condizioni cliniche; pertanto, per stabilire la diagnosi sono necessari ulteriori esami, tra i quali quelli ematici, volti alla valutazione della funzionalità tiroidea, e le analisi ecografiche. La maggior parte dei tumori tiroidei vengono rilevati precocemente, quando risultano maggiormente trattabili, e sono caratterizzati da una prognosi favorevole. Spesso possono essere curati efficacemente, in particolare se il tumore non si è diffuso ad altre aree dell'organismo.
Il tumore della tiroide è più frequente nelle donne piuttosto che negli uomini. Secondo i dati forniti dalla banca-dati AIRTum (Associazione italiana registri tumori), in Italia nel 2019 sarebbero stati diagnosticati 12.200 nuovi casi di carcinomi della tiroide (3.200 negli uomini e 9.000 nelle donne).
I tipi principali di cancro alla tiroide includono:
- Adenocarcinoma papillare: il più frequente cancro della tiroide; rappresenta circa l’80% dei casi
- Adenocarcinoma follicolare: il secondo in ordine di frequenza; riguarda il 10% dei casi
- Carcinoma midollare: riguarda circa il 4% di tutti i tumori maligni della tiroide. Si sviluppa a partire da particolari cellule della tiroide, note come cellule C, responsabili della produzione di calcitonina. Può diffondersi al di fuori della tiroide ed essere difficile da trattare se non rilevato precocemente
- Carcinoma anaplastico: noto anche come carcinoma non differenziato, riguarda circa il 2% di tutti i carcinomi tiroidei. Si diffonde velocemente ed è difficilmente trattabile
Per maggiori informazioni a riguardo, consultare l'articolo Cancro alla tiroide.
Sindrome da resistenza agli ormoni tiroidei - una rara malattia genetica causata dalla presenza di alterazioni genetiche (mutazioni) a carico del recettore degli ormoni tiroidei. La patologia è caratterizzata dalla mancata risposta degli organi bersaglio all’azione degli ormoni tiroidei. I pazienti affetti risultano asintomatici o manifestano sintomi di ipo- o iper-tiroidismo.