I donatori di sangue sono volontari che forniscono un servizio estremamente necessario. Ogni anno, circa 4 milioni di pazienti ricevono una trasfusione di sangue e ogni giorno sono necessarie circa 40.000 unità di globuli rossi. Nonostante ogni anno vengano donate circa 14 milioni di unità di sangue, sono necessari ancora un maggior numero di volontari per far fronte alle richieste. Secondo la AABB, nonostante il 38% dei cittadini degli Stati Uniti siano idonei alla donazione di sangue, meno del 10% sono effettivamente donatori.
I donatori devono rispettare certi criteri per assicurare la loro sicurezza e quella del ricevente.
In Italia le condizioni di base per il donatore (fonte AVIS) sono:
- Età : compresa tra 18 anni e i 60 anni (per candidarsi a diventare donatori di sangue intero) , 65 anni (età massima per proseguire l'attività di donazione per i donatori periodici), con deroghe a giudizio del medico
- Peso: Più di 50 Kg
- Pulsazioni: comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive)
- Pressione arteriosa: tra 110 e 180 mm di mercurio (Sistolica o MASSIMA) / tra 60 e 100 mm di mercurio (Diastolica o MINIMA)
- Stato di salute: Buono
- Stile di vita: Nessun comportamento a rischio
Per proteggere la salute sia del donatore che del ricevente, il donatore deve essere sottoposto ad un questionario per accertare la potenziale esposizione a malattie trasmissibili per via ematica, come l’esposizione a virus dell’HIV, virus dell’epatite B e C, HTLV I e II, e alcuni parassiti come quello della malaria, della bobesiosi e della Malattia di Chagas.
Alcune persone vengono invece escluse permanentemente dalla possibilità di donare. I criteri di esclusione FDA riguardano:
- L’uso di sostanze illegali (droge) iniettate per via endovenosa
- Uomini che abbiano avuto rapporti omosessuali prima del 1977; nel maggio 2015 la FDA ha diffuso una bozza di linee guida che, se recepite, cambieranno questo tipo di restrizione con la restrizione per gli uomini che abbiano avuto rapporti omosessuali negli ultimi 12 anni
- Emofiliaci
- Chiunque sia risultato positivo per il test HIV
- Uomini e donne che abbiano avuto rapporti sessuali in cambio di soldi, droga o qualsiasi altra forma di pagamento, dal 1977
- Chiunque abbia avuto l’epatite dopo il compimento dell’undicesimo anno di età
- Chiunque abbia avuto la babesiosi o la malattia di Chagas
- Chiunque sia affetto o abbia familiari affetti dal morbo di Crueutzfeldt-Jakob (CJD)
- Sempre per il rischio del CJD, chiunque abbia trascorso più di tre mesi nel Regno Unito tra il 1980 e il 1996 o, dal 1980, sia stato più di 5 mesi in Europa o ancora chi abbia ricevuto trasfusioni di sangue nel Regno Unito dal 1980 in poi.
- Chiunque abbia avuto problemi di salute in viaggio, può avere un rinvio temporaneo.
Esistono poi alcune restrizioni riguardanti l’assunzione di alcuni farmaci. Questi possono comportare l’esclusione permanente o temporanea dalla donazone.
Ad esempio, la FDA ha specificato che coloro che assumono Tegison (etretinato), ormone della crescita umano o insulina bovina prodotta nel Regno Unito, devono essere esclusi permanentemente dalla possibilità di donare. Coloro che invece assumono Proscar (finasteride), Propecia (finasteride) o Accutane (isotretionina) devono astenersi dalla donazione fino a 4 settimane dall’ultima dose assunta. Un recente vaccino contro l’epatite B determina una sospensione temporanea di 12 mesi, mentre l’uso di Soriatane (acitretina) di 3 anni. Infine, qualora il donatore abbia assunto antibiotici o qualsiasi altro farmaco necessario per curare un’infezione, deve essere controllato e sospeso temporaneamente. Per quanto riguarda i vaccini, esistono diverse modalità rispetto alla data e al tipo del vaccino stesso. Per una lista più completa dei criteri di eleggibilità, si rimanda ai criteri di eleggibilità della Croce Rossa Americana.
I donatori hanno comunque la responsabilità personale di collaborare al mantenimento della sicurezza delle riserve di sangue. Sono quindi tenuti a sottoporre al clinico qualsiasi perplessità o domanda riguardante malattie pregresse o eventuali esposizioni avvenute prima della donazioni.
Per quanto riguarda la normativa italiana, si rimanda al decreto 2 novembre 2015 “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 dicembre 2015. Esso si basa sulle linee guida europee ma anche su linee guida e standard operativi nazionali.