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Ferritina

Noto anche come: Ferritina sierica
Nome ufficiale: Ferritina
Ultima Revisione: 22.02.2022
Ultima Modifica: 22.02.2022

Articolo approvato dal Comitato editoriale di labtestsonline.org ed in corso di revisione da parte del Comitato editoriale italiano

In Sintesi

Perché?

Per valutare l’entità dei depositi di ferro dell’organismo; come supporto alla diagnosi di carenza o eccesso di ferro.

Quando?

Nel caso in cui l’esame dell’emocromo rilevi la presenza di emoglobina ed ematocrito bassi; nel caso in cui si sospetti uno stato ferro carenziale o un accumulo di ferro nell’organismo.

Il campione

Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.

La preparazione

Potrebbe essere richiesto di effettuare un prelievo al mattino e/o a digiuno (è permesso solo bere acqua) nelle 12 ore precedenti l'esecuzione del test. È importante seguire tutte le istruzioni fornite dal personale sanitario.

L'Esame

Questo test misura la quantità di ferritina nel sangue. La ferritina è una proteina contenente ferro e rappresenta la principale forma di deposito di ferro dell'organismo. Le piccole quantità di ferritina rilasciate all'interno del circolo ematico riflettono direttamente l’entità dei depositi presenti.

Il ferro è un elemento essenziale presente in tracce in molti alimenti che, tra le altre funzioni, è necessario per la produzione di globuli rossi sani ed il trasporto dell'ossigeno nell’organismo. Il nostro organismo non è in grado di produrre il ferro, ma può assorbirlo con la dieta o tramite integratori specifici.

Nelle persone sane, la maggior parte del ferro assorbito dall'organismo viene incorporato all'interno dell'emoglobina presente nei globuli rossi. Il restante ferro viene invece immagazzinato sotto forma di ferritina o emosiderina, oppure utilizzato in piccole quantità per la produzione di altre proteine come la mioglobina ed alcuni enzimi. La ferritina e l’emosiderina sono presenti perlopiù nel fegato, ma possono essere presenti anche nel midollo osseo, la milza ed il muscolo scheletrico.

Quando la quota di ferro disponibile comincia a diminuire, i depositi di ferritina, e dunque il ferro ad essa legato, vengono mobilitati prima che insorga un vero e proprio stato carenziale. I livelli di ferritina così diminuiscono. Questo può avvenire come conseguenza di:

  • Insufficiente apporto di ferro con la dieta
  • Mancato assorbimento dovuto a patologie come la celiachia
  • Aumento delle necessità di ferro dell'organismo come ad esempio in caso di gravidanza, durante l’adolescenza o in presenza di patologie responsabili di eventi emorragici cronici.

La persistenza di bassi livelli di ferro può portare ad anemia sideropenica (con diminuzione dell’emoglobina). Le fasi precoci degli stati ferro carenziali sono in genere asintomatiche per la presenza dei depositi di ferro in grado di tamponare la carenza e limitare la comparsa dei segni e sintomi. Solitamente, infatti, questi compaiono in seguito al consumo dei depositi di ferro. Nelle persone in buono stato di salute la comparsa dello stato anemico richiede molto tempo e raramente i sintomi vengono manifestati prima che l'emoglobina nel sangue scenda al di sotto del limite inferiore di riferimento.

Tuttavia, la persistenza dello stato ferro carenziale comporta la comparsa dei sintomi. I sintomi più comuni di anemia sideropenica includono senso di stanchezza, debolezza, vertigini, cefalea e pallore (per maggiori dettagli si rimanda alla pagina Anemia).

In caso contrario, ossia in caso di maggiore assorbimento o di maggiore assunzione di ferro, i livelli ematici di ferro e di ferritina aumentano. L'assorbimento cronico eccessivo di ferro può portare al suo progressivo accumulo negli organi e causare disfunzione e insufficienza d'organo. Questo è ciò che avviene in corso di emocromatosi, una malattia genetica caratterizzata dall'eccessivo assorbimento di ferro. L’accumulo di ferro può presentarsi come effetto collaterale in una persona politrasfusa.

Come e Perchè

Quali informazioni è possibile ottenere?

Il test della ferritina viene richiesto per valutare l'entità dei depositi di ferro nell'organismo. Solitamente questo esame viene prescritto, insieme alla misura della concentrazione ematica di ferro (sideremia) e della capacità totale di legare il ferro (TIBC, calcolata sulla base dei livelli sierici di transferrina), per rilevare la presenza e l'entità di stati ferro carenziali o di un accumulo di ferro. La transferrina è la principale proteina di legame del ferro, deputata al suo trasporto nel sangue.

Il test della ferritina può essere utilizzato per lo screening, la diagnosi o il monitoraggio di alcune condizioni cliniche.

Screening

La misura della ferritina può essere richiesta insieme ad altri esami per rilevare la presenza di bassi livelli di ferro o di una carenza di ferro. Solitamente, il test viene prescritto in soggetti a rischio di sviluppare uno stato carenziale, quali:

  • Ragazze sotto i limiti di peso che presentano ipermenorrea (ciclo mestruale caratterizzato da flusso abbondante) o che non assumono abbastanza ferro con la dieta
  • Donne in gravidanza
Diagnosi

Il test della ferritina contribuisce a diagnosticare o escludere le seguenti condizioni: 

  • Anemia da carenza di ferro; la persistenza di bassi livelli di ferro causa la comparsa di anemia sideropenica. La presenza di ridotte concentrazioni di ferro nel sangue riduce la produzione di globuli rossi, compromettendo la capacità di fornire quantità sufficienti di ossigeno a muscoli ed organi
  • Sovraccarico di ferro; la presenza di concentrazioni elevate di ferro viene indicata come sovraccarico di ferro o emocromatosi. L'incapacità dell'organismo di eliminare il ferro in eccesso determina il suo deposito a livello dei tessuti, in particolare di fegato, cuore e pancreas. Il sovraccarico di ferro può causare gravi danni agli organi
  • Patologie epatiche; la maggior parte del ferro presente nell'organismo viene immagazzinato sotto forma di ferritina nel fegato. In presenza di lesioni o malattie epatiche, il ferro e la ferritina possono fuoriuscire dal fegato e localizzarsi nel circolo sanguigno. Il test della ferritina contribuisce a diagnosticare la presenza di condizioni cliniche che colpiscono il fegato, quali abuso di alcolcirrosi epatica ed infezione da epatite B e C
  • Sindrome delle gambe senza riposo (RLS); la RLS è un disturbo neurologico caratterizzato da una sensazione di irrequietezza agli arti, in particolare quando il paziente si trova in posizione seduta o supina. Il test della ferritina permette di determinare se la carenza di ferro può contribuire ai sintomi di RLS
  • Malattia di Still dell'adulto (AOSD); si tratta di una rara patologia che causa dolore e gonfiore articolare, febbre, eruzioni cutanee ed aumento della ferritina
Monitoraggio

Il test della ferritina può essere eseguito ad intervalli regolari nei pazienti che assumono integratori di ferro per il trattamento dell'anemia sideropenica, al fine di valutare l'efficacia della terapia e la necessità di interrompere il trattamento.

Inoltre, il test può essere eseguito come parte delle indagini di routine nei pazienti affetti da patologie croniche quali tumori, malattie epatiche e renali, per rilevare eventuali segni di sovraccarico o di carenza di ferro che potrebbero necessitare di un trattamento

Domande Frequenti

Cosa significa se i livelli di ferritina sono bassi ma la sideremia è normale?

L’anemia sideropenica si manifesta gradualmente. L’assunzione di quantità insufficienti di ferro comporta per prima cosa la mobilitazione dei depositi di ferro immagazzinati nei tessuti e quindi la diminuzione della ferritina. Se non trattata, la carenza di ferro determina la deplezione di tutti i depositi di ferro, con conseguente comparsa di anemia sideropenica conclamata. Pertanto, nelle fasi precoci degli stati ferro carenziali, è possibile che i livelli di ferro sierico (sideremia) siano normali nonostante la progressiva diminuzione dei livelli di ferritina.

Fonti

Fonti utilizzate nella revisione corrente

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